A cavallo tra venerdì 23 e domenica 25 novembre, nella nostra associazione Altri Orizzonti Onlus che si occupa da anni di salute mentale, è stato rubato l’albero di Natale. Un piccolo albero che ai più potrebbe apparire insignificante ma che per gli utenti, i volontari e tutti coloro che vivono la nostra realtà è simbolo di aggregazione e famiglia, perché decorato insieme in allegria, addobbato di oggetti interamente realizzati dagli utenti.
Il disagio mentale, problema reale e molto diffuso, è ignorato dalla nostra società che spesso e volentieri stigmatizza il problema e spinge chi ha bisogno ai margini, provocandone l’isolamento. Per questo motivo l’albero, come ogni attività socioriabilitativa svolta nella nostra associazione, assume valore terapeutico in quanto permette agli utenti di scoprire capacità, inclinazioni e competenze finora sconosciute in un contesto inclusivo e di integrazione.
Ci chiediamo quale sentimento vi abbia spinto a compiere un simile e riprovevole gesto, di per sé assurdo e reso ancor più vergognoso per il valore che l’albero assume all’ interno dell’associazione. Questo episodio suscita in noi rabbia e ci rammarica ma, allo stesso tempo, ci sprona a proseguire nelle attività con maggiore desiderio e impegno.
L’albero avrà nuovamente vita, questo è certo, e auguriamo a tutti di riscoprire e apprezzare il vero senso del Natale.